Nell’abisso del nero
L’assolutezza del non-colore nei lavori di Maurizio Marinelli

di Federica Baboni

...Maurizio Marinelli ha ripreso da dove era rimasto.
...Pittore da giovane, dopo un’interruzione durata diversi anni a partire dalla fine degli anni ’80, ora ha ripreso in mano il pennello con rinnovato vigore riallacciandosi alle tematiche indagate in precedenza relative alla passione per l’espressionismo astratto americano. Ma non solo.
...Colore dominante delle sue tele, il nero.
...Il nero di Marinelli è nero allo stato puro. Come Burri affermava che non c’è un solo tipo di nero ma differenti variazioni, così Marinelli coglie l’assolutezza del non-colore e le variazioni le sonda tutte, nel suo lavoro ogni possibilità di resa è indagata.
...Un nero, lucido, cangiante, grumoso, perfetto quanto assoluto, assenza di luce che si modifica e che assume diverse sfaccettature a seconda di come viene colpito invece dalla luce che lo aggredisce, nel gioco di un informale tridimensionale che rende il debito a Motherwell, Stella, Francis e all’action-painting americana; Marinelli ha un controllo estremo dell’effetto del nero, nella sua opera non si vede sbavatura, soltanto punti di luce che illuminano l’impasto.
...Le rare gocce di colore blu, quel blu vivo di Kline e rosso lacca – solamente colori primari – che compaiono dal magma oscuro, dal fondo di colore ossidato e stagno fuso, sono dettagli vinilici o acrilici che mostrano la resa lucida della vernice vetrificata.
...Nella nuova serie di lavori, ora in esposizione presso la Galleria 8.75 artecontemporanea, intitolata BRL (le consonanti del luogo dove è stato prodotto il lavoro e cioè via Borelli a Modena, sede dello studio dell’artista), l’energia comunicativa si fa getto espressivo e dinamico di colore e l’efficacia espressiva della gestualità e dell’astrattismo si esprime in relazione ad una partitura musicale poiché la musica, una delle espressioni più potenti del vissuto emozionale, ha funzionato creatrice secondo il pensiero dell’artista ed opera mettendo in gioco “significanti senza significato” esattamente come la sua pittura; la musica è difatti leit motiv dell’artista che come un musicista organizza la struttura della sue opere dai suoni accesi e mai stridenti, dove lo spettatore assurge a protagonista.
...In altre opere, il colore steso sull’acqua che viene lasciata evaporare, rimane deposito quasi organico che forma organismi vegetali, quasi come se dall’astratto si ottenesse una cosa viva, la riproduzione della costruzione del processo dei fenomeni naturali, dell’essiccazione naturale dell’acqua.
...I quadri di Marinelli sono quadri tattili, evocano sensazioni sensoriali molto piacevoli nella materia aggettante che sotto forme diversificate sporge dal fondo, le superfici di diverso spessore stimolano il tatto, inducendo l’avvicinamento. Quadri non soltanto da guardare ma anche da toccare per vivere fino in fondo la percezione assoluta degli effetti visivi del colore.

...L’8 luglio Maurizio Marinelli inaugurerà alle ore 18.00 presso il Chiostro di San Giovanni in Monte del Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Bologna in piazza S.Giovanni in Monte a Bologna la mostra Opere 2004 con composizioni musicali ed interventi di architetture sonore.

www.mauriziomarinelli.biz